Carissime/i il ritardo di questa mia comunicazione è stato voluto in quanto ci si aspettava dalla riunione di coordinamento, presieduta dal Presidente del Consiglio alla presenza dei segretari confederali e del nostro Segretario Generale, sui problemi legati all’avvio del prossimo anno scolastico risposte concrete ai problemi della scuola. Purtroppo si sono registrate solo dichiarazioni di principio sulla necessità di un ritorno alla normalità e sul valore insostituibile della didattica a distanza, Il mondo della scuola ha bisogno come mai di decisioni concrete e scelte coraggiose che, in questo momento storico, diano soluzioni concrete ai problemi della sicurezza di alunni e personale, alle esigenze di stabilità del personale docente ed ata, al bisogno ineludibile di potenziamento del sistema di istruzione attraverso investimenti cospicui sia nell’edilizia scolastica che nelle infrastrutture e tecnologie, al ritorno di una didattica in presenza. Senza l’assunzione di impegni concreti le garanzie sulla sicurezza delle scuole restano vuote parole.; pertanto le ragioni dello sciopero proclamato per l’8 giugno restano tutte confermate. Per qualcuno che si è chiesto: ma lo sciopero non è intempestivo? Rispondo che il Comitato dei Garanti ha precluso qualsiasi proclamazione di sciopero nel periodo emergenziale che a fatica stiamo superando; per cui solo la data dell’8 giugno si è resa disponibile pur sapendo delle difficoltà ad aderire allo sciopero precluso ad esempio a coloro che hanno gli scrutini delle classi terminali. E’ soprattutto uno sciopero “politico” ; non si poteva rimanere inermi quando da mesi stiamo sollecitando il “nostro” Ministro e soprattutto il Premier a prendere in considerazione tutte le problematiche finora irrisolte. Mi auguro di essere stato chiaro e non molto prolisso e vi invio anche due allegati relativi all’indizione dello sciopero ed una scheda unitaria. Vi saluto affettuosamente Francesco Gresini
Sciopero 8 giugno
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